Cultura e Società

Presentazione campagna “I nostri diritti una vostra responsabilità”

I bambini e le bambine degli IC N. Sauro e Narcisi di Milano spiegano ai propri pari e alle famiglie che cosa aspettarsi da una scuola sicura che ha adottato apposite policy di child safeguarding e come comportarsi con gli adulti, per la tutela dei diritti contro ogni forma di abuso e maltrattamento.

Il 30 settembre, si presenta a Giambellino la campagna “I nostri diritti una vostra responsabilità”, ideata dalle classi degli istituti comprensivi Nazario Sauro e Narcisi di Milano.

Sarà un incontro per condividere i risultati di un percorso iniziato nel 2019, che aveva tra gli obiettivi quello di rafforzare le scuole e il territorio del Municipio 6 di Milano, quali luoghi di Tutela per bambini e bambine, ed è giunto sino alla A livello locale, il progetto Scatti Milano Scuola e Comunità Attive per la Tutela dell’Infanzia, promosso da EDI onlus, grazie al contributo di Fondazione Comunità di Milano e insieme a Comunità del Giambellino è lo Spin-Off di un progetto che ha coinvolto 4 regioni (Sicilia, Calabria, Lazio e Lombardia) e 28 partner, grazie al quale 9 scuole hanno partecipato all’elaborazione della propria Policy di tutela.

La policy di tutela è un documento operativo che viene adottato per ridurre al massimo i rischi di abuso, maltrattamento o malpratiche a danno di minorenni sia online che offline, va quindi rafforzare la prevenzione di fenomeni di bullismo e cyberbullismo>>. Spiega Isabella Tenti, responsabile nazionale Policy di Tutela di EDI onlus.

<<Si tratta non solo di avere delle procedure di prevenzione e segnalazione chiare e note a tutto il personale, ma di far sì che anche bambini e bambine, così come le loro famiglie sappiano che cosa aspettarsi e come agire per la massima tutela dei diritti dell’infanzia>>.

La strategia è quella di portare più consapevolezza e più dialogo, tra bambini, bambine, famiglie, scuola e servizi territoriali nella gestione e prevenzione, con un intervento integrato di prossimità che parta dalla scuola, per supportarla in maniera competente attraverso un lavoro di rafforzamento di una rete.

<<A fine Progetto mi sento di dire che il percorso che ha condotto alla stesura del Sistema di Tutela ha, indubbiamente, accresciuto l’attenzione verso i nostri studenti. I docenti che hanno usufruito della formazione, me compresa, e indirettamente anche altri lavoratori della scuola, hanno potuto acquisire maggiore consapevolezza riguardo a situazioni di abusi e maltrattamenti nei confronti dei minori. Tali docenti sapranno, di certo, dimostrarsi più competenti qualora dovessero trovarsi ad intervenire in situazioni di violenze che necessitano di essere attenzionate>> sostiene la docente Rindoni (I.C. N. Sauro)  <<Trovo doveroso che ogni scuola, non soltanto quelle situate nei quartieri periferici e/o in contesti “difficili”, lavori per la costruzione di una Policy e, sopratutto, che lo faccia facendo rete con le altre agenzie educative del territorio al fine di arricchire e perfezionare le pratiche di tutela già in essere nel proprio Istituto scolastico>>.

Sono state le scuole a chiedere questo intervento sensibili al fatto che lavorano in un territorio  multiproblematico in cui la pandemia ha reso più evidenti e profonde le disuguaglianze e le fratture già esistenti nel tessuto sociale ed economico generando “emergenze nelle emergenze” e l’abuso e il maltrattamento sui minori così come tante forme di violenza domestica, anche assistita, stanno alimentando la sfiducia, la paura rispetto al futuro, e chiusura di bambini e  bambine ed ancor più i pre-adolescenti.

Claudia Bologna, della Comunità del Giambellino, che da decenni lavora in questo territorio conferma: <<Il corso di formazione su Child Safeguarding ha visto la partecipazione di moltissimi insegnanti, educatori e operatori della zona, che a scuola si sentono sempre molto sollecitati da questo punto di vista, ha dato rilevanza ad un argomento che in un quartiere come il Giambellino, dove vivono una quota consistente di famiglie in soglia di povertà, è di fondamentale importanza come prima forma di prevenzione di maltrattamenti e abusi>>.

Dati

Al Nord, 11 minorenni ogni 1.000 abitanti (considerando solo la popolazione minorenne) sono in carico ai Servizi Sociali per maltrattamento (una percentuale maggiore rispetto al Centro 9 su 1000 e al Sud 5 su 1000).

Nella stragrande maggioranza dei casi – il 91,4% – gli autori di maltrattamento sono familiari, mentre nell’8,6% dei casi gli autori non fanno parte della cerchia familiare.

Le segnalazioni vengono fatte prevalentemente dall’Autorità giudiziaria (42,6%), seguito da quelle della famiglia (17,9%), della scuola (16,1% ), di ospedali e pediatra (5,6%), e da tutte quelle realtà aggregative extra scolastiche (17,8%).

Che cosa ha realizzato il progetto:

Corso di formazione: rafforzate le competenze di insegnanti, personale scolastico e educatori, attraverso un corso di formazione gratuito a cui hanno partecipato oltre 80 insegnanti delle scuole dei quartieri (esteso poi anche ad altri insegnanti del comune di Milano) per fornire conoscenze sulle definizioni di sicurezza, di limite, di benessere digitale, benessere scolastico, rischio di abuso e maltrattamenti on e off line, riconoscimento degli alert, mettendo a disposizione strumenti e procedure per la segnalazione.

Mappa dei servizi di supporto a famiglie e persone minorenni: condivisa nei Tavoli Territoriali, è stata l’occasione per le diverse organizzazioni di “guardarsi insieme” e costruire una visione comune per garantire, ogni giorno, sul campo, la tutela di bambini, bambine e adolescenti.

Laboratori di cittadinanza attiva e autotutela

Riconoscere i propri diritti, agire in ottica di autotutela, e attivarsi nel caso in cui vi siano abusi o malpratiche, questo lo scopo dei laboratori di cittadinanza attiva realizzati con le classi dell’IC Narcisi e IC Nazario Sauro.

Con l’aiuto di videomaker e team educativi si sono realizzati i materiali per la campagna di comunicazione “I nostri diritti una vostra responsabilità” attualmente on line sul canale facebook di EDI onlus, rivolta a insegnanti e famiglie, per alimentare la consapevolezza e il dibattito rispetto all’importanza dell’attivazione comunitaria per rispondere in maniera collettiva ad un fenomeno sociale che ancor oggi è parzialmente sottovalutato.

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