Cultura e Società

Che cos’è il “Ritorno al Giocatore” nei casinò game: Breve guida all’RTP

Curioso di scoprire come questo parametro, l’RTP, possa aiutarti a distinguere i casinò game nei quali, tendenzialmente, si vince di più? Non ti resta da fare altro che proseguire nella lettura di questo articolo.

Che cos’è l’RTP?
Questo parametro, rappresentato da un valore percentuale, indica la porzione della raccolta prodotta da un gioco che viene destinata ai premi. Non a caso, la sigla RTP sta proprio per “Return To Player”, che può essere tradotto come “ritorno al giocatore”.

Per semplificare, in un gioco con un RTP pari al 75%, per esempio, ci si attende che il 75% di quanto raccolto con le puntate dei giocatori venga restituito agli utenti stessi sotto forma di vincite.

In che modo può essere utile conoscere il significato ed il valore dell’RTP? Semplice, i giochi che presentano un RTP molto elevato (ben al di sopra del 90%) pagano, a tutti gli effetti, più di quelli con un basso RTP e di conseguenza risultano maggiormente convenienti.

Fondamentale chiarire un punto: all’aumentare dell’RTP, non si ha parallelamente un aumento della frequenza delle vincite. Un ritorno al giocatore prossimo al 100% indica solamente che il casinò game in questione tende a restituire la quasi totalità della raccolta. Tuttavia, non è dato sapere se ad essere premiato sarà un unico giocatore (che potrà così festeggiare una vincita ingente) oppure centinaia e centinaia di utenti (che dovranno accontentarsi di premi di importo più modesto).

L’unica certezza è che giochi online con un RTP molto elevato sono quelli che tendono a restituire maggiormente quanto giocato, almeno sul lungo termine. Per il giocatore questo significa che orientarsi sui giochi ad alto RTP aumenta, anche se di poco, le chance di aggiudicarsi premi interessanti o, se non altro, di pareggiare vincite e perdite.

Come scoprire l’RTP dei giochi proposti da un casinò online?
Tanto per cominciare, va detto che tutti i gestori riconosciuti e ufficialmente autorizzati dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) devono obbligatoriamente pubblicare sulle proprie pagine il ritorno al giocatore medio di tutti gli intrattenimenti proposti (pena il rischio di contravvenire alle indicazioni dell’Agenzia e di andare incontro a multe o, addirittura, sospensioni della licenza). L’obiettivo è proprio quello di rendere più trasparenti i meccanismi del gambling online, comunicando chiaramente a quanto ammonta il margine dei gestori.

Di norma, l’RTP è riportato chiaramente all’interno dei regolamenti dei singoli giochi. Questo valore del ritorno al giocatore è quello medio, stabilito dalle software house che si occupano dello sviluppo dei casinò game e valido sul lungo termine (ovvero prendendo in considerazione un numero molto elevato di giocate).

Normalmente, i portali dedicati al gambling riportano anche il valore dell’RTP calcolato su base mensile (di solito all’interno delle sezioni intitolate “vincite per mese” o “probabilità di vincita”). In questo caso, il ritorno al giocatore viene misurato considerando quanto della raccolta prodotta negli ultimi 30 giorni è stata restituito ai giocatori con i premi. É interessante notare come il valore possa allontanarsi molto da quello medio quando si considera un numero ridotto di giocate, addirittura arrivando ad oscillare tra il 70 ed il 110% (che indica una perdita netta per il casinò in quella mesata).

Ma quali sono le categorie di giochi che statisticamente pagano di più? E quali quelle caratterizzate dall’RTP inferiore?

Come dato di partenza, possiamo prendere in considerazione quanto indicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che stabilisce valori minimi ben precisi per le varie tipologie di casinò game (chiaramente con l’obiettivo di fissare dei limiti per quanto riguarda i margini di guadagno dei gestori).

I valori minimi dell’RTP per le varie categorie di giochi sono:
– 80% nel caso dei giochi di carte in modalità torneo (per i quali l’esempio più classico sono i tornei di poker)
– 90% per i giochi di abilità contro il banco (come il blackjack)
– 90% per i giochi di abilità multi-giocatore (ad esempio il poker cash game)
– 90% per i giochi di sorte a quota fissa (tra cui la roulette)

Quanto detto in precedenza ci suggerisce che alcune tipologie di giochi tendenzialmente presentano un RTP più elevato e, in sostanza, pagano di più (almeno teoricamente).

In generale, gli skill game, ovvero i giochi di abilità (in cui a contare non è solo la fortuna ma anche l’abilità del giocatore) tendono a presentare valori dell’RTP molto più elevati rispetto a passatempi più semplici, come le slot machine.

In particolare, tra gli skill game, quello che in assoluto tende a pagare di più è uno dei giochi simbolo dei casinò e dell’azzardo: il blackjack.

Caratterizzato da regole molto più semplici ed intuitive di quel che potrebbe sembrare, questo gioco di carte (per lo meno nella sua versione tradizionale) è spesso presente all’interno dei cataloghi dei casinò online con valori dell’RTP prossimi al 100%. In sostanza, per i gestori il blackjack è uno dei giochi con il margine minore, mentre per gli utenti rappresenta uno dei più convenienti.

L’RTP è l’unico parametro da prendere in considerazione quando si è alla ricerca del gioco più conveniente? Non sempre. Nel caso delle slot, che in genere presentano valori dell’RTP piuttosto ridotti, è possibile scovare giochi come quello presente a questo link che aggiungono funzioni speciali (raddoppio, free spin, bonus game e jackpot progressivo), che effettivamente incrementano le chance di conquistare qualche vittoria e aggiudicarsi premi interessanti.

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