Cultura e Società

La Galleria Vittorio Emanuele II, il salotto di Milano

Tra le tante attrazioni che Milano può offrire ai suoi visitatori, la Galleria Vittorio Emanuele II è una delle più affascinanti e note: definita anche come il salotto di Milano, si tratta di una galleria commerciale che ospita alcuni dei più celebri negozi cittadini in un luogo accogliente, costruito tra il 1865 e il 1877 su progetto di Giuseppe Mengoni, con una pianta a croce e archi perpendicolari che sono coperti da una volta in vetro e in ferro.

A costituire una fortuna per il destino della Galleria non è solamente la sua bellezza architettonica e la ricchezza di negozi, di ristoranti e di caffetterie che sono situate al suo interno, quanto anche il fatto che la struttura è ubicata fra due dei principali punti di interesse di Milano, come il Duomo e il Teatro alla Scala.

La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano: cosa vedere?

Introdotto quanto precede, sottolineiamo come la Galleria ospiti al suo interno negozi delle grandi firme: gli appassionati di moda non avranno pertanto alcuna difficoltà nel trovare al suo interno le boutique che preferiscono, da quelle di Gucci a quelle di Prada.

In aggiunta a ciò, la Galleria ospita diversi ristoranti e alcuni dei locali più antichi di tutto il capoluogo, come il Caffè Biffi, fondato nel 1867. L’offerta gastronomica della struttura punta però ad accontentare tutti e, proprio per questo motivo, al suo interno si può ad esempio trovare anche un McDonald’s.

Piccola curiosità: l’apertura del fast food non costituì certamente un’eccezione al rigido regolamento comunale, secondo cui tutti gli esercizi all’interno della Galleria devono avere le scritte delle insegne color oro su sfondo nero. Un obbligo a cui ha ottemperato anche McDonald’s che, dunque, ha dovuto fare i conti con questa costrizione abbandonando i suoi classici colori. Un piccolo compromesso per essere presente in uno dei salotti buoni più importanti di tutta l’Italia.

La struttura architettonica

Al di là di ciò che si può trovare al suo interno, è l’intera struttura architettonica della Galleria ad attrarre e stupire.

La Galleria è infatti realizzata dall’intersezione di due bracci: il principale collega Piazza Duomo a Piazza della Scala e misura poco meno di 200 metri: il secondo, più corto, misura invece poco più di 100 metri. Nel punto di incontro dei due bracci c’è invece uno spazio sormontato dalla cupola, chiamato ottagono a causa della forma ottenuta dal taglio dei quattro angoli all’incrocio delle due gallerie.

Ciascuna delle quattro pareti che sono derivate dal taglio sono ornate ognuna da una lunetta dipinta e larga 15 metri, con latezza massima di 7 metri, a rappresentare un diverso Continente attraverso delle allegorie: così, l’Europa è raffigurata in abiti bianchi ed è sorvegliata da un uomo alato che impugna un alloro, l’America è una figura femminile circondata da un indigeno e da afroamericani, l’Asia è seduta su un trono ed omaggiata da doni da figure dai lineamenti asiatici, l’Africa è rappresentata in abiti egizi, con un leone e un moro.

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