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Inter e Milan: partenza a razzo, ora il derby verità

Inter e Milan giungono alla sosta per le nazionali a punteggio pieno, guardando tutte le altre dall’alto della classifica della Serie A, a +3 sul Napoli scudettato. Dopo la sosta ci sarà il derby “chiarificatore”, ma anche se una delle due dovesse portarsi avanti, per quanto visto fin qui entrambe sembrano destinate a giocarsela per i primissimi posti fino alla fine.

Inter: più soluzioni rispetto al 2022-2023

E non era affatto scontato, considerato che entrambe hanno cambiato molto nel calciomercato estivo. L’Inter, dopo aver perso i due portieri, Brozovic, Skriniar e le punte Dzeko e Lukaku, sembrava dovesse partire in salita, ma Beppe Marotta è stato ancora una volta molto abile a lavorare con poche risorse a disposizione, aggiungendo alla rosa di Simone Inzaghi elementi di caratura internazionale.

Ad oggi, sembra che addirittura i nerazzurri abbiano più soluzioni rispetto all’anno scorso, tanto da potersi permettere di lasciare in panchina elementi del calibro di Frattesi, Arnautovic, Calos Augusto, Klaassen e Cuadrado.

Con i doppi impegni sicuramente partiranno anche le rotazioni, ma intanto vanno fatti tanti complimenti a mister Inzaghi, che ha svolto un grande lavoro se nelle prime 3 giornate l’Inter ha messo a segno 3 gol senza subirne nemmeno uno. I nerazzurri sono già una squadra molto solida e per di più segnano tanto, nonostante la sostituzione di ben due centravanti.

Sicuramente, l’aver raggiunto lo scorso anno la finale di Champions League ha dato consapevolezza nei propri mezzi al nucleo della formazione, con i vari Cahlanoglu, Lautaro, Barella e Bastoni che hanno innalzato la loro caratura internazionale.

Milan: partenza sprint, ora serve una prova di maturità

Tanti complimenti anche a Stefano Pioli, che in pochissimo tempo ha amalgamato tanti nuovi elementi in questo Milan che rispetto allo scorso anno sembra una squadra rinata.

Ricordiamo, che i rossoneri con lo scudetto sul petto si sono qualificati per la Champions League solo per il rotto della cuffia e per via della penalizzazione della Juventus. Insomma, c’era bisogno di decisioni forti, che sono partite dalla proprietà, che ha azzerato l’area tecnica salutando Maldini e Massara e avviato una campagna di rafforzamento basata sulla sostenibilità.

Ha salutato Zlatan Ibrahimovic, che rappresentava più un leader carismatico che un leader tecnico oramai, ma sono andati via anche due pezzi da novanta della squadra tricolore, ovvero Tonali e Brahim Diaz. Mirati gli innesti effettuati, come quello di Christian Pulisic, letteralmente rinato dopo la parentesi molto negativa dell’ultimo anno al Chelsea.

Preziosissimo un altro ex Blues, ovvero il centrocampista Loftus-Cheek, che si è subito integrato così come Tijjani Reijnders, proveniente dal campionato olandese. E per di più le possibilità di scelta del tecnico rossonero si sono allungate grazie anche alla disponibilità dei vari Chukwueze, Musah, Pellegrino e Okafor.

In queste prime tre giornate di campionato il ‘Diavolo’ è parso brillante atleticamente e anche gradevole da guardare, esattamente come nell’anno dell’ultimo scudetto. Le prospettive sono dunque positive, ma sarà importante avere lucidità nei prossimi match contro le big, a partire dal derby, che lo scorso anno ha costretto il Milan a subire cocenti delusioni, come l’eliminazione in semifinale di Champions League. Il processo di crescita passerà inevitabilmente da questo scoglio.

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