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Tevez al Milan, l’argentino è sempre più rossonero mentre Keita arriva a giugno

Carlitos Tevez al Milan è cosa quasi fatta. Dopo aver raggiunto l’accordo con l’argentino ed il suo procuratore Kia Joorabchian, una delegazione rossonera formata da Ariedo Braida, l’agente Fifa Giuseppe Riso e Lorenzo Cantamessa è atterrata oggi in quel di Manchester per incontrare il dirigente dei citizens Brian Marwood. L’oggetto della discussione? La formula con la quale portare a Milanello l’Apache.

 

DIRITTO O OBBLIGO DI RISCATTO? – E’ questo il vero oggetto del contendere; da una parte c’è il Diavolo che vorrebbe acquistare l’argentino in prestito con diritto di riscatto, mentre dall’altra c’è il City di Manchester che vorrebbe un più precauzionale obbligo di riscatto.

  • La cosa certa è che i rossoneri hanno messo in campo la volontà di dar vita ad un prestito oneroso che prevede il versamento immediato di 3 milioni di euro.
  • Non ci sono particolari problemi nemmeno per la valutazione finale dell’argentino: 20 milioni di euro.
  • Ciò che separa ancora le due società è la formula del prestito: il Milan vorrebbe un più semplice diritto di riscatto che, seppur non la vincoli nell’acquisto, rappresenta una parola data ad una società amica.
  • L’ultimo nodo è rappresentato dalla dilazione del pagamento: il Milan vorrebbe tre rate, mentre gli sceicchi sono indirizzati su un orizzonte temporale di due anni.

 

A GENNAIO IN ROSSONERO – Dopo l’incontro odierno, la delegazione rossonera ha già fatto ritorno nel capoluogo lombardo; la trattativa entrerà quindi nel vivo dopo Natale quando, al tavolo con i dirigenti dei citizens, siederà anche Adriano Galliani.

  • L’obiettivo mai nascosto dall’Ad rossonero è quello di portare l’argentino già nel ritiro invernale che si terrà a Dubai ripetendo quanto fatto con Beckham prima e Cassano poi.
  • Realizzare questa speranza non sarà facile, ma l’abilità di quello che è stato definito come il miglior dirigente del calcio italiano potrebbe portare ad una più veloce conclusione dell’affare.
  • Ed a confermare il buon esito dell’incontro di oggi è il ds rossonero, Ariedo Braida: “E’ andata bene”.

 

INTANTO A GIUGNO ARRIVA KEITA – Ma il Milan non si ferma a Tevez. La volontà di Berlusconi di allestire una squadra competitiva anche in Europa è testimoniata dall’accordo raggiunto tra la dirigenza rossonera e lo staff del centrocampista del Barcellona, Seydou Keita.

  • Il centrocampista maliano, classe ’80, ha un contratto fino a giugno 2012 con opzione di rinnovo fino al 2014. Qualora non dovesse raggiungere l’accordo con il club catalano, avrebbe già pronta l’opzione Milan. Da notare che, per il Diavolo, sarebbe un colpo a parametro zero.
  • La società di via Turati ha raggiunto l’accordo con il giocatore e sarebbe pronta ad offrirgli un triennale a 4,5 milioni di euro. Il maliano, 183 cm x 77 kg, consentirebbe di rinfoltire un reparto che, a fine anno, dovrebbe vedere l’addio di Seedorf, Van Bommel e, forse Ambrosini.
  • Calcisticamente Keita nasce e si forma in Francia, dapprima nell’Olympique Marsiglia e poi al Lorient ed al Lens. Diventa famoso in Spagna, quando viene acquistato nel 2007 dal Siviglia di Juande Ramos. Con il club iberico, in una sola stagione, mette assieme 7 reti in 43 partite.
  • Le ottime prove gli valgono l’attenzione del Barcellona che il 21 maggio del 2008 lo acquista per 14 milioni di euro. Con i catalani vince tutto ciò che è possibile vincere ed in tre stagioni e mezzo, colleziona la bellezza di 165 presenze condite da 18 reti.
  • Centrocampista molto agile, di qualità e di sostanza, è in grado di giocare sia da mezz’ala che, in casi particolari, da incursore dietro le punte.

 

TEVEZ E KEITA: IL MILAN PUNTA IN ALTO – Con Silvio Berlusconi nuovamente in sella, gli animi e le prospettive dei rossoneri sono decisamente cambiate: Carlitos Tevez e Seydou Keita ne sono l’esempio più lampante.

  • Ma occhio a non farsi distrarre dalle voci di mercato: dopo le meritate vacanze, per Allegri & Co. è tempo di rituffarsi sugli obiettivi stagionali: vincere il 19esimo campionato, la Coppa Italia ed arrivare, almeno, ai Quarti di finale in Champions League.

 

Matteo Torti

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