Cronaca

Missione umanitaria Tunisia, nomi dei medici lombardi che prenderanno parte alla delegazione italiana in partenza stasera per il nord Africa

Si è svolto al Viminale l’incontro organizzato dal Ministero dell’Interno per mettere a punto i dettagli della missione umanitaria italiana in Tunisia, che partirà oggi. All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Sanità di Regione Lombardia Luciano Bresciani e Alberto Zoli, il Direttore Generale dell’AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, coordinatore della missione per la parte sanitaria.

 

I MEDICI DELLA DELEGAZIONE – Durante l’incontro l’assessore Bresciani ha comunicato durante i nominativi dei componenti della delegazione lombarda che partiranno in missione umanitaria alla volta della Tunisia. Si tratta di:

  • Alberto Zoli, direttore generale dell’AREU
  • Marco Salmoiraghi, direttore sanitario dell’AREU;
  • Giorgio Ciconali, igienista ASL Milano;
  • Alberto Volontario, infettivologo  ospedale NIGUARDA;
  • Gloria Natali Sora, farmacista ospedali RIUNITI BERGAMO;
  • Eugenio Cocozza, chirurgo d’urgenza.

 

LE RICOGNIZIONI SUGLI ASPETTI STRETTAMENTE SANITARI – La delegazione della Lombardia avrà il compito di individuare i bisogni e raccogliere informazioni in particolare sui seguenti aspetti di carattere sanitario:

  • eventuale presenza e funzionalità di strutture sanitarie sul territorio;
  • valutazione presumibile della popolazione da supportare, della tipologia di eventuali pazienti, della situazione dei profughi e del loro stato psicologico, delle condizioni dell’habitat relativamente a rischi epidemiologici evolutivi;
  • età media della popolazione;
  • restrizioni sanitarie imposte dalla religione o altre esigenze specifiche;
  • orientamento sulle modalità di impiego dei mezzi, itinerari preferenziali, precauzioni per eventuali rischi biologici, tossici, esplosivi, di crollo ecc.

 

IL COMPITO GENERALE DELLA MISSIONE – In generale, la ricognizione deve acquisire informazioni quali:

  • la valutazione della sicurezza del luogo,
  • il numero stimato della popolazione coinvolta,
  • il tipo di risorse occorrenti,
  • l’accessibilità del luogo,
  • l’estensione geografica dell’area interessata,
  • le caratteristiche morfologiche del territorio,
  • la stima dei tempi di permanenza dei soccorritori sul posto,
  • le condizioni meteo.

 

Di Redazione

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