Cultura e Società

Giochi e gestori: una scommessa con la legalità

Ai nostri occhi una partita o una scommessa è un atto che si compie con leggerezza. Un break, un motivo di svago, una giocata per tentare la fortuna. Nei casinò, nei bar, nelle ricevitorie e sul web, abbiamo l’imbarazzo della scelta con migliaia di gestori che ci offrono voucher, bonus o crediti. Ma da quell’imbarazzo forse è il caso che iniziamo a liberarci, giocando responsabilmente. Il che vuol dire non solo avere cura di non andare oltre i propri limiti ma anche decidere dove o su quale postazione, casinò o sito tentare il fato.

Dietro ad ogni tavolo verde o macchinetta, dietro ad ogni operatore on line ci sono società che operano nel mercato, ma è bene ricordarsi che, come in tutti i comparti del business, c’è chi agisce legalmente e chi no. Quindi, a noi la scelta.

E come si fa ad orientarsi? Come sempre informandosi.

Ad esempio, sapevate che le attività di gioco su rete fisica sono fonte di innumerevoli anomalie? Secondo i dati forniti dai “Quaderni dell’antiriciclaggio” dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif) della Banca d’Italia, nell’anno in corso, le denunce di operazioni sospette da parte dei gestori di giochi e scommesse, sono cresciute esponenzialmente: nel primo semestre si sono registrate ben 1.173 segnalazioni contro le 678 dello stesso periodo del 2015. La crescita delle segnalazioni si deve in gran parte al Voluntary Disclosure, che ne ha portate oltre 13.000. E, per chi non lo sapesse, il Voluntary Disclosure è un istituto attraverso il quale chi detiene illecitamente capitali all’estero può provvedere a regolarizzare la propria posizione autodenunciandosi, ossia denunciando spontaneamente al fisco del proprio Stato di appartenenza le violazioni commesse in materia di monitoraggio fiscale.

E questo, Perché “la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo passa necessariamente per una piena responsabilizzazione dei soggetti obbligati rispetto alle procedure necessarie per mappare e intercettare il relativo rischio insito nella pratica quotidiana della loro attività professionale”. Come riporta uno stralcio della Relazione sulla valutazione delle attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, trasmessa al Parlamento dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan.

Ma il quadro completo lo si ha inserendo anche i dati rilevati nell’ambito del gioco on-line dove i flussi finanziari delle piattaforme di altri paesi comunitari operanti in libera prestazione di servizi sfuggono al monitoraggio delle autorità italiane. E il tasso di riciclaggio finalizzato a finanziamenti illeciti, data la peculiarità della situazione dal punto di vista territoriale e quindi fiscale, è molto alto. Infatti, numerose indagini hanno evidenziato considerevoli collegamenti tra fenomeni di criminalità organizzata, vedi alla voce ‘ndrangheta, e reimpiego di denaro illecito.

Il mondo del mercato online è amplissimo e, tra i mille gestori presenti nel nostro paese è difficile orientarsi. L’importante è scegliere solo fra  i casinò italiani in possesso di licenza di gioco AAMS.

Una lettura breve, che può durare il tempo di un caffè ma che può fare la differenza. Anche perché siamo convinti che giocare responsabilmente alla fine premia tutti.

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