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Dialogo nel Buio: all’Isituto dei Ciechi di Via Vivaio 7, è arrivata la mostra che insegna a “guardare”

Istituto_dei_Ciechi

Dialogo nel Buio è una mostra allestita nella sede dell’Istituto dei Ciechi di Milano, dove i visitatori compiono un percorso in totale assenza di luce: un viaggio di oltre un’ora alla scoperta dell’invisibile, reso possibile dall’assistenza di esperte guide non vedenti.

 

L’idea, nata dal giornalista tedesco Andreas Heinecke, venne realizzata con il primo percorso sensoriale nel 1988, a Francoforte. E il successo fu tale che venne subito replicata  in molte altre città del mondo.

 

Il percorso prevede visite effettuate da piccoli gruppi (otto persone al massimo), che esplorano i diversi ambienti accompagnati dalla guida. Con la mano destra che sfiora la parete d’entrata e il bastone bianco nell’altra, si è pronti a partire e, varcata la soglia del buio, ci si muove in una realtà del tutto simile a quella sperimentata nel mondo “visibile”, con la differenza che qui, per “vedere”, non si usano gli occhi ma i sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. Un invito che ha in sé anche il sapore di una sfida, che tutti possono affrontare.

 

La guida incoraggia e rassicura il visitatore, insegnandogli a fidarsi delle proprie percezioni e dell’aiuto degli altri, insegnando a decodificare i diversi linguaggi dell’ambiente circostante e a muoversi con tranquillità (gli allestimenti sono studiati e realizzati in modo da garantire la completa sicurezza). In questo modo, tra partecipanti e guida si instaura un rapporto estremamente intenso, destinato a durare oltre il buio, senza nessun pregiudizio che possa scaturire dall’immagine o dalle apparenze.

Obiettivo di Dialogo nel Buio, infatti, è diffondere la cultura dell’integrazione e promuovere il ruolo attivo delle persone non vedenti nella società, rendendo l’opinione pubblica consapevole delle potenzialità e delle risorse presenti in ogni persona, abbattendo pregiudizi e barriere psicologiche.

 

Dialogo nel Buio è un’esperienza particolarmente indicata per gli studenti: nell’affrontare le difficoltà del nuovo ambiente, i ragazzi riscoprono la dimensione corporea nell’esplorazione della realtà, mettendo da parte per un momento quelle “protesi tecnologiche” – cellulari, internet o videocamere – con cui abitualmente comunicano tra di loro o si relazionano al mondo. Qui ognuno deve far appello alle proprie risorse interiori, stimolando la capacità di concentrazione e di memoria. In questo modo i giovani sono indotti a mettere da parte i pregiudizi sulla disabilità e a utilizzare meglio i propri sensi.

 

In più, per chi ama la vita notturna e la socialità, da non perdere sono le esperienze di “Cafènoir” e delle “Cene al Buio”. Il primo, è un locale dove happy hour, cocktails, emozioni e musica colorano il buio, d’estate anche nei suggestivi chiostri dell’Istituto, con allestimenti speciali e musica sotto le stelle. Le Cene al Buio sono invece organizzate nel ristorante di Dialogo nel Buio, sempre con la collaborazione delle guide professioniste.

 

L’Istituto dei Ciechi di Milano ospita anche l’Arte del Tatto, una mostra tattile di scultura che presenta calchi in gesso di famose sculture provenienti dalla galleria del Louvre, riservate alla fruizione tattile. Seguendo i consigli delle guide, i visitatori possono migliorare la propria percezione tattile, scoprendo linee, angoli e superfici che di solito risultano preclusi alla percezione visiva.

 

Ultima iniziativa è “Teatro al Buio”: un esperimento artistico che ha valorizzato il buio quale fattore che favorisce il coinvolgimento e la reattività del pubblico, poiché al buio si coglie meglio la fisicità degli attori in movimento, la carica espressiva della loro voce e la vibrazione dei rumori.

 

Per informazioni e prenotazioni:

                                                                                                   
 Valentina Pirovano
 
 
  
 
 

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