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Il Movimento Gente Onesta riparte, intervista al suo fondatore Giuseppe Prete

MGO, un progetto politico che ha da sempre posto al suo centro l’individuo senza alcuna distinzione MGO è un progetto che molti hanno definito ambizioso, perché si poneva come obiettivo quello della lotta ai poteri forti che sfruttano la povertà della gente sia a livello nazionale, che mondiale. Un progetto che voleva riportare l’onestà alla politica italiana e il dialogo e la pace al centro delle relazioni internazionali.
Sta affrontando però molte difficoltà,  e a dire del suo Presidente e fondatore cavalier Giuseppe Prete, più il Movimento Gente Onesta cresce, più gli ostacoli crescono con lui. Abbiamo intervistato il cavalier Prete in un momento che potrebbe sembrare di sconfitta di un percorso, ma che viene trasformato in un momento di rinascita e di ripartenza.

Che strada ha fatto fino ad oggi il suo partito dott. Prete?
Le strade del Movimento Gente Onesta sono da sempre state quelle dirette a cercare una soluzione reale, concreta ai problemi della comunità italiana, prima di tutto, ma anche della comunità mondiale. Il centro del nostro programma è sempre stato la persona senza distinzioni di sesso, religione, razza, colore, per questo il partito si è mosso non solo in Italia, ma anche nei paesi del sud America, in Argentina, Albania, Romania, Bulgaria, Francia, Germania, ma anche nei paesi islamici, quando nel 2017 ho portato MGO in quelle terre che sono luogo di guerre per volere di chi sfrutta la povertà e alimenta le differenze sociali, economiche e religiose per scopi personali.
Mgo è sempre stato accolto a braccia aperte perché l’obiettivo è stato da subito quello di portare il dialogo e la pace come strumenti di soluzione dei conflitti. Un partito che è diventato segno di apertura a tutte le religioni perché alla fine siamo tutti figli dello stesso Dio. Siamo un Movimento Laico che si rivolge a credenti e non ma abbiamo dei valori cardini che ispirano le nostre scelte e sono valori cristiani.
Il Movimento, nella sua strada, è stato accolto e ben voluto anche dal Santo Padre e dal Patriarca Ortodosso nella nostra visita in Bulgaria e anche dalle comunità islamiche. Un Movimento conosciuto nel Mondo, che in sostanza condivide e diffonde valori universali di un umanesimo sempre più vivo in un mondo dove oggi, quanto mai prima, si sente la necessità di un ritorno alle origini della semplicità e della condivisione globale nel senso più vero e autentico della verità.

 Un Movimento che ritengo dalle sue parole non poteva trovare se non consensi ovunque. Mi sbaglio cavalier Prete?
In realtà, in linea teorica, non si sbaglia, ma di fatto anche all’interno del Movimento, in questi 4 anni, c’è stato un turn over non indifferente. Molti pensavano di avvicinarsi per trarne profitto personale. Io ho dovuto difendere il Movimento da tutti gli opportunisti. Non sono un accentratore, ma MGO andava difeso e anche la mia dignità di padre di famiglia e lavoratore instancabile che si è fatto dalla povertà.
Nel 2017, spinto dagli amici e dai consensi che riscontravo in Italia, ho deciso di scendere in politica non per interesse personale né per scopi di ricchezza, infatti uno degli obiettivi politici era quello di restituire agli italiani i benefit attuali dei politici.
Abbiamo negli anni analizzato tutte le sacche di spreco della politica, analizzando i bilanci dello Stato, delle P.A., degli enti inutili. Uno spreco che ammonta a circa 500 miliardi di euro. Ho dato fondo a tutte le mie risorse per portare MGO in giro e farlo conoscere a tutti, ma non potendo fare tutto da solo nel 2017 ho iniziato a delegare e lì ho sbagliato. Sono stato tradito dagli amici. Ero troppo convinto di questo sogno e mi sono fidato, troppo. Questo anno è stato un inferno. Certe persone hanno distrutto il Movimento e il mio sogno. Sono persone che mi rifiuto di vedere e che sono state allontanate nel momento finale, quando non si poteva rimediare. Persone a cui avevo affidato la gestione del partito. Non ho ascoltato neanche gli amici che mi indicavano segnali di allarme. Ho allontanato queste persone ma il danno ormai era fatto.

Di cosa sta parlando? Quale danno?
A dicembre avevamo già reclutato 120 persone e ne stavamo reclutando altre. Potevamo presentarci in tutta Italia. Dopo questo terremoto non potevo più andare avanti e non potevamo più presentarci come MGO, perché queste persone dopo essere allontanati hanno fatto di tutto per distruggere MGO e me come persona, anche la mia reputazione ne ha risentito. Non potevo più portare i 120 candidati perché nel frattempo avevo perso anche i soldi, così ho dovuto iniziare a trovare un’alleanza. Non potevano continuare da soli. La raccolta delle firme è stata una mannaia. Per portare qualcuno di noi alle elezioni ho trovato nella DC un simbolo con cui poter fare squadra comune. Non mi sono perso di animo, ma mai avrei accettato un’alleanza con partiti di destra o sinistra. Come vedete non sono mai stato un ambizioso. Non è un programma a tutti i costi. La Democrazia cristiana oggi è pulita da tutti coloro che l’hanno rovinata 26 anni fa. Ho trovato nella nuova DC nessun ex parlamentare, ma professionisti come noi. Anche loro si richiamano alla dottrina sociale e al dialogo con la Chiesa. Anche loro si presentavano da soli come lista di Centro.

Quindi tutto risolto anche in merito alla raccolta delle firme?
Questa domanda l’ho posta alla DC e anche loro, secondo il Rosatellum, ritenevano che non ci fosse bisogno delle firme essendo la DC un partito storico e aveva diritto ad entrare e non avere bisogno delle firme. La DC ha così presentato le liste in tutte le Regioni, ma due giorni dopo queste liste sono state bocciate dalle Corti di Appello perché privi di firme e perché non hanno riconosciuto la DC come partito storico che ha governato per decenni in Italia e tutte le liste sono state ricusate. Abbiamo iniziato a fare ricorsi costosi purtroppo e abbiamo visto che in questo campo ci si scontra contro poteri enormi credetemi. Anche il mio telegramma al Capo dello Stato è stato lasciato nel vuoto. La mia candidatura è stata quindi bocciata. Mi sento così tradito da chi deve essere il garante delle istituzioni. Profonda amarezza anche nel mio dialogo con il Presidente Fontana. Il sodalizio con loro non finisce. E in Regione Lazio abbiamo fatto un accordo con le liste e oggi siamo in lista con loro, con nostri candidati e cui auguro di fare un percorso vincente.

 Cavaliere la sento molto provata nelle sue parole, capisco la delusione e la sofferenza interiore per questo suo ritiro, ma soprattutto la delusione del tradimento da parte di coloro che lei considerava amici.
Gli errori ci possono stare nel percorso, tuttavia forse l’importante è capire dagli errori e rialzarsi più forti e ricchi delle esperienze vissute.

Ma da ciò che ascolto mi sembra che ce ne sono di nuovi ora, di amici, al suo fianco e non tutti l’hanno abbandonata.
Il Movimento si affida a persone coraggiose perché grazie a loro possiamo portare il nostro programma in campagna elettorale. Si cade e ci si rialza. Non posso buttare un progetto che dura da 5 anni. Chiedo scusa agli italiani per gli errori che ho fatto.

Si riparte quindi?
Certamente e spero che gli amici veri mi diano la forza di non mollare mai, anche se la strada è dura. Il primo marzo MGO celebrerà il suo primo congresso nazionale a Roma, dove si sono accreditate e candidate ai vari ruoli del Movimento tutti i fedelissimi. Quelli che oggi mi stanno chiedendo di continuare, a loro sto affidando il partito.

Una direzione nuova, un trasferimento di tutti i poteri?
Esattamente, un nuovo segretario politico che avrà pieni poteri. Nella campagna di raccolta firme ne abbiamo raccolte 4000. Il partito c’è esiste, siete voi che avete firmato e raccolto le firme e non possiamo dire no a queste persone che ci hanno creduto. Vi invito tutti a partecipare a questo convegno, perché per noi è importante. Rinasce MGO. Riparte da subito.

Ci sono nuovi traguardi elettorali?
Tutti i candidati pronti per le elezioni nazionali mi hanno dato la disponibilità per le prossime europee e questo è il prossimo obiettivo. In ogni caso, fallito il progetto nazionale ripartiremo da progetti locali, dai piccoli comuni. Le campagne elettorali costano e tanti sono i debiti che ho raccolto in questi anni. Ripartiamo dalle amministrative e dalle europee e mi auguro che Dio ci aiuti perché Dio è sempre con me. Abbiamo già il simbolo da presentare in tutta Europa ma adesso chiedo aiuto a tutti coloro che mi vogliono bene e che credono in MGO. Affido MGO a voi, io mi spoglio di tutti i poteri per trasferirli al nuovo segretario e alla nuova direzione.

MGO non muore, vedo, ma sento dalle sue parole che questo trasferimento di poteri è una separazione dolorosa anche se non è un suo addio al Movimento, ma la sua voce interrotta dall’emozione mi rende vivo allo sguardo la verità delle sue parole e la verità del dolore che accompagna ogni separazione da ciò che si visto crescere ma ancor prima che si è fatto nascere e che è cresciuto grazie ai suoi sforzi.
Dice un grande scrittore: “Non sei fregato veramente, fino a che hai da parte una buona storia da raccontare e qualcuno a cui raccontarla”.

Credo che lei abbia una grande storia e un grande progetto ancora da raccontare e che questo qualcuno a cui raccontarla sia… l’Italia e il popolo Italiano.

Fabio Lorenzini

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