Cultura e Società

Black History Month: il Consolato d’Italia a Detroit ospita Amir Issaa tra musica, giovani e inclusione

La musica come strumento di inclusione. Il Consolato d’Italia a Detroit ha organizzato lo scorso 12 febbraio una giornata-evento con ospite il rapper romano Amir Issaa. Attraverso le sue parole e le sue note, sono stati promossi i valori della diversità e del contrasto a ogni forma di discriminazione.

E’ stata un’occasione leggera e innovativa per trattare temi seri, riuscendo a coinvolgere un’ampia fetta di pubblico sia italiano che straniero.

La giornata-evento è stata organizzata in occasione del Black History Month, mese interamente dedicato alla celebrazione della comunità afro-americana, alla Wayne State University, dove le iniziative passate del Consolato (quali il Black Italian Film Festival) hanno sempre riscosso particolare successo.

Ad animare i tre momenti che hanno contraddistinto l’iniziativa è stata una cospicua platea di giovani e non, tutti interessati ad ascoltare la musica e la testimonianza di Amir Issaa.

Il programma della giornata è iniziato la mattina con un workshop nel quale il rapper ha mostrato come il rap sia una forma di poesia, coinvolgendo i presenti a scrivere i propri versi. Oltre alle studentesse e agli studenti del programma di italiano della Wayne State University vi erano in collegamento da remoto anche quelli della Michigan State University e della University of Michigan. Tra i partecipanti anche alcuni membri della Società Dante Alighieri del Michigan. Guidati da una traccia hip-hop, prima la Console Baistrocchi (con un rap simpatico sui servizi consolari) e poi gli studenti e gli altri partecipanti hanno creato delle rime in maniera estemporanea.

La giornata è proseguita nel pomeriggio con la presentazione del libro “Vivo per questo”, scritto da Issaa, presso la University of Michigan, a cui è seguito un interessante scambio con gli studenti su esperienze e ispirazioni.

Gran finale con il concerto gratuito del rapper di fronte a un pubblico entusiasta alla Wayne State University. L’artista si è esibito cantando i suoi brani principali.

Apprezzatissimi i testi densi di significato, aventi un messaggio espresso in maniera non convenzionale.

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