Cronaca

Sequestro hashish dogana Como, 4 chili di stupefacente nascosti nel tetto di un’auto dove viaggiavano 3 spagnoli

E’ successo al valico autostradale di Como-Brogeda all’alba.

 

Qui sono giunti tre spagnoli, una donna e due uomini, a bordo della loro auto.


I tre, con calma e studiata timidezza, arrivati alla dogana si sono limitati a domandare al finanziere di turno dove potessero acquistare il tagliando necessario per proseguire il viaggio sull’autostrada svizzera.

 

I modi garbati e l’italiano stentato, però, non hanno incantato i finanzieri e i funzionari doganali della S.O.T. di Ponte Chiasso. Pertanto, prima di indirizzare i tre turisti verso il punto vendita, li hanno fatti accostare per eseguire un controllo standard.

 

A questo punto l’atteggiamento dei tre è visibilmente mutato: tutti hanno cominciato a dare segnali di nervosismo, incoraggiando ancora di più le Autorità ad approfondire i controlli attraverso l’ausilio delle unità specializzate della Guardia di Finanza.

 

Subito, infatti, è arrivata la segnalazione positiva delle unità cinofile, in particolare del pastore belga antidroga “LIZ”, che si è diretta di corsa verso il tetto dell’auto.

 

Il resto dell’operazione è stata continuata dai militari “cacciavitisti”, esperti nello smontaggio e rimontaggio dei veicoli.

 

Non c’è voluto molto, a quel punto, per scoprire i 4 chili di hashish ben occultati sotto il tetto dell’abitacolo della vettura, in una intercapedine ricavata tra la lamiera esterna ed il rivestimento interno dell’auto.

 

Un lavoro da professionisti, secondo gli Inquirenti, che non ha però evitato il carcere ai tre corrieri catalani per traffico internazionale di stupefacenti.

 

L’hashish, confezionata in 20 panetti rivestiti di cellophane, una volta immessa sul mercato suddivisa in circa 4.000 dosi, avrebbe fruttato agli spacciatori oltre 50 mila euro.


Oltre ai tre malviventi, nell’auto degli spagnoli viaggiava anche un piccolo bulldog francese, che non poteva certo essere lasciato solo. Dopo “i convenevoli” con la collega “LIZ”, il piccolo cagnolino è stato quindi prelevato e affidato alle cure del servizio veterinario dell’ASL di Como.

 

L’autovettura e la droga, invece, sono stati sottoposti a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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di Redazione

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