Cronaca

Blocco traffico Milano 25 marzo 2012, tante le esenzioni ma non per i giornalisti

Domenica 25 marzo 2012 si svolgerà la seconda delle quattro giornate indette e ribattezzate dal Comune di Milano “DomenicAspasso”. Durante tutta la giornata sarà in vigore il blocco totale del traffico, dalle 10 alle 18, bilanciato con decine di eventi sparsi tra Milano e provincia per far svagare famiglie e cittadini di ogni età.

 

LE CATEGORIE ESENTATE DAL DIVIETO – Il blocco è stato deliberato dal Comune, che come sempre ha stilato anche l’elenco dei mezzi esenti dal divieto, come ad esempio i veicoli di (per l’elenco completo scaricare l’ordinanza di seguito citata):

 

– Forze dell’Ordine e strutture di soccorso,

– medici e veterinari che debbano effettuare visite domiciliari,

– farmacisti con turno di apertura nella giornata,

– veicoli utilizzati per le riprese cinematografiche con a bordo la specifica strumentazione,

– veicoli di associazioni sportive utilizzati per manifestazioni in svolgimento durante la giornata,

– incaricati delle pompe funebri,

– partecipanti a matrimoni, battesimi o ministri di culto impegnati nello svolgimento delle proprie funzioni,

– edicolanti di turno,

– veicoli per consegna a domicilio di fiorai, ristoranti e pasticceri.

 

E I GIORNALISTI? ORDINANZE A CONFRONTO – L’elenco riportato nell’allegato 1 dell’ordinanza n.67586 del 20 marzo 2012 del Comune di Milano, in tema di DomenicAspasso (PER SCARICARLO CLICCA  SU>>>>Ordinanza_DomenicAspasso 25 marzo 2012) enumera molte altre categorie esentate dal divieto di circolazione. Tuttavia, nella delibera della Giunta Pisapia i giornalisti sono stati eliminati.

– Nel testo utilizzato precedentemente all’Amministrazione arancione in caso di blocco del traffico, infatti, alla lettera k. dell’Allegato 2 alla relativa ordinanza, tra le categorie esentate dal divieto, si leggevano inclusi: “Veicoli al servizio di testate televisive e per riprese cinematografiche con a bordo i mezzi di supporto, di ripresa, i gruppi elettrogeni, i ponti radio ecc.; veicoli utilizzati da operatori radiofonici o da giornalisti muniti di tesserino  rilasciato dall’ Ordine” (Per scaricare il testo dell’ordinanza sindacale n.2/2011 del 24 gennaio 2011 in tema di misure antismog, PER SCARICARLO CLICCA SU >>>Testo Coordinato Ordinanze Moratti Inquinamento).

– Nella nuova ordinanza deliberata dalla giunta Pisapia, invece, alla lettera h. dell’Allegato 1 si ravvede il medesimo testo dell’ordinanza Moratti ma, a sorpresa, sono stati eliminati proprio i giornalisti. Nel dettaglio, si legge:

“Veicoli al servizio di testate televisive e per riprese cinematografiche con a bordo i mezzi di supporto, di ripresa, i gruppi elettrogeni, i ponti radio ecc.;”

– Inoltre,

UN NUOVO INCIAMPO DIPLOMATICO CON LA CATEGORIA? – Impossibile, in tal senso, non ricordare:

A marzo querelati Libero e Il Giornale. Solo pochi giorni fa, a inizio marzo, Pisapia ha dichiarato di aver querelato le testate giornalistiche Libero e Il Giornale, spiegando: «Sono stato, sono e sarò uno strenuo e convinto difensore della libertà di stampa e del diritto di critica, anche aspra. Ma deve essere chiaro a tutti il confine tra la libertà di stampa e la diffamazione. Ho resistito per mesi prima di decidere di rivolgermi all’autorità giudiziaria, ma di fronte a uno stillicidio quotidiano di articoli e titoli gravemente diffamatori, si tratta di una scelta obbligata a tutela della mia onorabilità. Scelta che ripeterò in futuro in presenza di eventuali nuovi articoli che integrano il reato di diffamazione».

Precedentemente, a febbraio la polemica contro il Gruppo Cronisti Lombardi. Era invece lo scorso febbraio 2012 quando si verificò un altro “inciampo” diplomatico. Durante la cerimonia per i 100 anni della costituzione del Gruppo Cronisti Lombardi, infatti, il Sindaco Pisapia sorprese tutti con una piccata esortazione rivolta proprio ai giornalisti, “invitati” a svolgere meglio il proprio lavoro. Nel dettaglio, Pisapia aveva polemizzato dichiarando: “E’ giusto e doveroso riportare le moltissime critiche su una macchina complessa come quella di Milano per il dovere di informare i cittadini, ma con una maggiore attenzione alla verifica delle fonti. Non è una critica, ma un’osservazione. A volte nascono pettegolezzi e verità parziali, a volte vengono annunciate iniziative del Comune non ancora decise o prese che risultano cose non vere”.

La replica del presidente dell’Associazione lombarda del Giornalisti. Immediata la reazione di Giovanni Negri, presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti: “Sono molto stupito dalle affermazioni del sindaco di Milano sui cronisti”, stigmatizzò Negri. “Un titolo forzato non cambia mai la sostanza di chi ha il dovere di informare i cittadini. Le critiche e le osservazioni scomode sono il sale del mestiere del giornalista”. Inoltre, aveva aggiunto il presidente dell’Associazione lombarda cronisti, “sono ancora più stupito se penso che Pisapia è stato in prima linea a difendere la libertà di utilizzo delle intercettazioni a garanzia della libertà di stampa che oggi ha messo in dubbio”.

– La precisazione di Pisapia, divulgata dal suo Ufficio Stampa il pomeriggio stesso. A poche ore dal “malinteso”, Pisapia fece solertemente diramare una contro-replica istituzionale, dove precisava: «Non ho mai messo in dubbio la libertà di stampa di cui sono da sempre uno strenuo difensore, neanche oggi, come verificabile dalla lettura delle mie parole. I giornalisti hanno il diritto e il dovere di informare i cittadini. È necessario però informare in maniera corretta, verificando fino in fondo le notizie, evitando che pettegolezzi o verità parziali siano trattati come fatti reali». Allarme rientrato, quindi, con rapporto recuperato al punto che, sullo stesso sito dei Cronisti Lombardi, la polemica venne “ridimensionata” e riqualificata a “elegante tirata d’orecchie”.

 

E ORA? SI ATTENDE UNA RISPOSTA – Certi della buonafede del Sindaco Pisapia e della sua Giunta comunale, i tanti giornalisti che hanno chiamato le infoline predisposte per il blocco del traffico del 25 marzo, non perdono la speranza.

– “Non ve la prendete con noi”, hanno pregato gli operatori della Polizia locale interpellati sulla mancata inclusione (i trasgressori al divieto di circolazione, si precisa, saranno puniti con una sanzione di 80 euro). “Noi dobbiamo solo eseguire quanto stabilito dalle delibere comunali”.

– “Non siamo a conoscenza delle motivazioni alla base di questa decisione” hanno invece spiegato dallo 02.02.02 del Comune di Milano, mostrandosi gentili e dispiaciuti.

– La domanda pertanto, passa direttamente al Sindaco, al quale si chiede una motivazione in nome di tutti i giornalisti che, domenica 25 marzo, con regolare certificazione del proprio direttore e con tanto di tesserino dell’Ordine professional esaranno impegnati come tutti i giorni a svolgere il proprio lavoro, recandosi in molteplici zone cittadine per documentare fatti, eventi di cronaca gravi, interventi delle Forze dell’Ordine ed iniziative che costituiscono interesse per tutti i cittadini, milanesi e non: “Perché la categoria è stata cancellata dall’ordinanza?”

 

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 Di Redazione

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