Cronaca

Sgombero rom via Selvanesco Milano, legalità, speranze,denunce

Sgombero via Salvanesco“Qualcosa si sta muovendo”, avevamo scritto a corredo del nostro ultimo articolo in merito al degrado di via Selvanesco. E, a quanto pare, così è stato. E’ di ieri, infatti, la notizia dello sgombero di un’area definita “di proprietà” di un numeroso gruppo di rom stanziali all’interno del Parco Agricolo Sud.

 

ATTUAZIONE ORDINANZA COMUNALE – L’Amsa, nella mattinata di giovedì 7 novembre, in attuazione dell’ordinanza emanata dal Palazzo Marino a fine ottobre, ha provveduto a rimuovere le numerose e pericolanti baracche costruite dai rom, al fine di mettere finalmente in sicurezza l’intera area.

– Il provvedimento, secondo quanto comunicato dallo stesso Comune di Milano,  si è reso necessario a causa delle cattive e precarie condizioni igienico-sanitarie in cui 48 persone si trovavano a vivere all’interno del campo. Tra loro vi erano anche ben  tra 33 minori, costretti a barcamenarsi tra cumuli di immondizia, pericolosi materiali abbandonati e roghi tossici.

 

GRANELLI E DE CESARIS: “RIPRISTINO DELLA LEGALITA'” – “Si tratta di un’altra tappa del percorso di ripristino delle condizioni di legalità – hanno dichiarato a commento dell’operazione la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli -. Ora l’Amministrazione provvederà alla pulizia e alla risistemazione dell’area di via Selvanesco con la relativa messa in sicurezza. Il Comune vuole restituire all’agricoltura questa e le altre zone presenti nel Parco Agricolo Sud che sono in stato di degrado da molto tempo”.

 

SOLUZIONI ABITATIVE ALTERNATIVE? “NO, GRAZIE” – Da segnalare, però, che a fronte delle soluzioni abitative alternative presentate dal Comune, nessuno degli sgomberati ha voluto prendere in considerazione l’idea di trasferirsi nei centri di emergenza sociale messi a disposizione.

– Una presa di posizione, del resto, non nuova. Nella maggioranza dei passati allontanamenti, infatti, (basti ricordare lo sgombero del campo di via Gatto-Cavriana, in zona Forlanini, effettuato il 5 luglio 2012, in cui solo 20 persone su 200 accettarono di trasferirsi nei centri proposti dalla Protezione civile, con conseguente creazione di nuovi campi) le popolazioni rom sono sempre state refrattarie alle proposte abitative pensate per loro dalle istituzioni.

 

LA DISCARICA DI VIA SELVANESCO – Il “ripristino della legalità” in via Selvanesco, tuttavia, arriva dopo una lunga battaglia a suon di  esposti, istanze e petizioni presentate alle istituzioni dai cittadini del vicino quartiere Gratosoglio, dalle associazioni ambientaliste, e dai battaglieri consiglieri comunali del M5S.

– L’obiettivo è sempre stato lo stesso: denunciare il grave stato di degrado e abbandono in cui versa tutta l’area circostante la via Selvanesco, trasformata nel corso di circa 15 anni in una delle tante “terre dei fuochi” del nostro Paese. Una vera e propria discarica a cielo aperto in cui i rifiuti abbandonati abusivamente – da privati, dal vicino campo rom appena smantellato e, non ultimo, numerose attività del terziario) vengono poi bruciati con ovvie conseguenze sulla respirabilità dell’aria e, a ricaduta, sulla salute dei cittadini.

 

IL SOPRALLUOGO DEL 28 SETTEMBRE – Poco più di un mese fa – era il 28 settembre -, su iniziativa dal consigliere M5S di Zona 5, Massimiliano Toscano, 150 persone, tra cittadini, politici e tecnici dell’Arpa, del Parco Sud e dell’Asl, avevano effettuato un sopralluogo dell’area per valutarne l’effettivo stato di degrado.

– Quello che era emerso aveva messo tutti d’accordo: il Comune avrebbe dovuto emanare con urgenza una ordinanza volta al contenimento dei rischi.

 

ARRIVANO LE PRIME SENTENZE – E se questa volta, la risposta della giunta arancione non si è fatta attendere; nel frattempo, nelle scorse settimane, il tribunale di Milano ha emesso una condanna penale per mancata bonifica.

– Si tratta di una sentenza che fa seguito a quella di luglio 2013 emessa ai danni di un’azienda riconosciuta colpevole per l’inquinamento dell’area perpetuato già dal 2002. Per il soggetto condannato vi sarà l’obbligo di provvedere alla bonifica pena il carcere e il pagamento della stessa.

 

NUOVE SPERANZE – Ora, la speranza dei cittadini del quartiere Gratosoglio  (ma anche di tutti coloro che hanno a cuore la legalità e il rispetto per l’ambiente) è che l’intervento di ieri sia solo il primo di una serie di iniziative volte a sanare le criticità che interessano l’area di via Selvanesco. Sarà compito dell’Amministrazione dimostrarlo.

 

INVIATECI LE VOSTRE  FOTO E SEGNALAZIONI SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci aredazione@cronacamilano.it

– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

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S.P.

 

 

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